Pubblicazione: 2014
a cura di: Giovanni Fiorentino
testi di: Luisa Aiello, Lorenzo Cicatiello, Elina De Simone, Giovanni Gugg, Bianca Terracciano
La raccolta di studi che il CMEA propone insieme, risponde prima di tutto all’urgenza di restituire al territorio l’investimento generoso che un gruppo di ricercatori sorrentini ha scelto di fare sulla propria attività di progettazione, studio e ricerca. È un paradosso ma allo stesso tempo un dato inequivocabile: il paese Italia, che della risorsa culturale -turistica vive, negli ultimi vent’anni ha politicamente scelto di sottrarre qualsiasi investimento alla ricerca. Mentre tutti i paesi europei, in una fase di grande crisi, hanno investito nella ricerca come unica prospettiva di crescita, i governi che si sono susseguiti in Italia hanno apportato tagli progressivi e coerenti, spesso nascondendoli con vagheggiate riforme. Questa ricerca del CMEA - e i ricercatori che l’hanno portata avanti - rappresenta una risorsa per il presente e, probabilmente, almeno utile ad un eventuale confronto ed una possibile progettazione del nostro territorio. Economia, sociologia, antropologia, semiotica, mediologia si confrontano secondo prospettive diverse su argomenti macroscopicamente, ambientalmente e politicamente, significativi: l’offerta turistica e il turismo culturale, le giovani generazioni e il lavoro del futuro, il luogo, ed in particolare il centro storico, nella sua trasformazione come ambiente turistico, ancora l’ambiente di relazione, condivisione, informazione e promozione di rete, infine i mezzi di locomozione, il paesaggio e l’ambiente che continuamente attraversano, ridisegnandolo.
Questi saggi costituiscono tra loro una dialettica interdisciplinare ed ecosistemica che potrebbe rappresentare un embrione, anche in termini relazionali, per un osservatorio culturale che mette insieme turismo, sud, ambiente, indagando le trasformazioni dell’abitare (Holden, 2008; Pollarini 2007; Pollice, 2009). Se la ricerca avvia almeno il ripensare una scrittura possibile e potenziale dello spazio e del tempo turistico a Sorrento, il suo destino rimanda all’attivazione dell’orientamento e della scelta politica, alla sensibilità e alle competenze dell’imprenditoria territoriale e agli investimenti, prima di tutto culturali, che si vorranno operare.
Dall'introduzione di Giovanni Fiorentino